Jovanotti vecchi...


 

Quando sarò vecchio nessuno dovrà venirmi a rompere le palpebre...

Quello che avrò fatto lo avrò fatto, e vorrò soltanto stare a ricordare i giorni buoni.

Molti che conosco saran morti sepolti sotto metri di irriconoscenza.

Me ne starò vecchio a ricordare che non ho ringraziato mai abbastanza chi mi ha regalato qualche sorriso, chi mi ha fatto stare bene una serata, chi mi ha raccontato qualche bella storia. Anche se non era vera.

Quando sarò vecchio sarò vecchio, di quelli che nessuno vuole avere intorno perché ha visto tutto e ha fatto tutto e non sopporta quelli che: "ora è il loro turno".

Mi rispetteranno come si rispetta il tempo che separa lo studio dall'esame.

Spero di esser sazio dei miei giorni. Eviterà il mio sguardo chi c'ha ancora fame.

Nella notte ascolterò disteso la goccia inesorabile di un lavandino che scandisce il tempo come un assassino.

E poi magari un sabato di maggio, ad una stella chiederò un passaggio.

E poi una domenica mattina avrò ancora sulla pelle il tuo profumo.

Quando sarò vecchio, di sbagli inevitabili ne avrò fatti tanti, e per quelli che io ho fatto apposta non starò certo lì a offrire risarcimento. Se non sarò in grado quando è ora mi va di farlo adesso che sono cosciente.

Prima che durezza ci separi ringrazio tutti quanti infinitamente.

Con la mia pensione di soldato si sarà consumato tutto il mio futuro.

Darò del cretino a chi mi pare.

Dirò che mille secoli di storia non valgono un minuto vissuto veramente.

Con chi ha combattuto per restare vivo, con chi mi ha aiutato mentre mi arrangiavo, con chi mi ha insegnato qualche cosa che mi risplende dentro, e poi magari un sabato di maggio ad una stella chiederò un passaggio, e a tutti i prepotenti dirò ancora:

"Con me voi non l' avrete vinta mai!"

E poi una domenica mattina ancora sulla pelle il tuo profumo, a tutti i prepotenti dirò forte:

"Con me voi non l' avrete vinta mai!

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