C'è ancora libertà di pensiero? Se si, questo è il mio...


 


Leggendo le considerazioni che Rita Capraro, un primario di neuropsichiatria, ha esternato nei confronti della presidentessa del consiglio, e aggiungendovi i miei ben noti "apprezzamenti", ne viene fuori la seguente analisi:

Per tre anni mi sono dovuto sorbire, anche da parte di amici e conoscenti di sinistra, la favoletta della "Meloni intelligente". 

Eh sì, perché appena la nominavi, subito sbucava fuori qualcuno a ricordarti: "Ah, lei però è intelligente!" 

Ma chi? Ma dove?  Ma quando mai!

Non ci ho mai creduto, a questo falso mito, e non ho mai creduto ai suoi pessimi tentativi di recitare lo stucchevole personaggio della 'donna-madre-cristiana'.

L'ho sempre vista per quello che è: una coatta neofascista, una donna fastidiosa e "ignorante" (nel senso etico del termine), priva di empatia, nemica del popolo, e incapace di parlare in italiano corretto, come nella peggiore delle commedie di borgata. 

Non ho nemmeno mai creduto al mito della sua forza: al contrario, ho sempre pensato che la sua aggressività fosse un indice di profonda debolezza. 

Urla, fa la voce grossa e strabuzza gli occhi perché è divorata dall'insicurezza, e dalla consapevolezza della propria incapacità di governare. 

Non credo di aver mai visto, da quando ho memoria, un Presidente del Consiglio così volgare e imbarazzante: una che quando viene interpellata dalle opposizioni o da qualche (raro) giornalista "scomodo", si mette a fare la cabarettista, e punta sulle battute di pessimo gusto, o fa le espressioni da psicopatica, e non si assume mai la responsabilità di risolvere gli enormi problemi di questo Paese. 

Si vanta di arrivare dal popolo, ma i poveri le danno fastidio, e lentamente sta provocando una catastrofe sociale.

Si vanta di essere una donna, ma si circonda di fascistoni e di puttanieri, quindi è la portavoce del patriarcato più retrogrado. 

Si vanta di essere una madre, ma sta facendo di tutto per coinvolgere l'Italia in un conflitto sanguinario. 

È un disastro sotto ogni punto di vista - etico, umano e politico - e ci porterà dritti verso il baratro. 

Disastrosa lei, e disastrosi gli italiani mononeuronali che ancora la sostengono. 

Sarà difficile sbarazzarsene, ma in questo periodo iniziamo un po' tutti a percepire il suo disagio: dopo tre anni, anche lei avverte il crollo del proprio castello di carte; i suoi atteggiamenti isterici e aggressivi ne sono la prova più evidente. 

Facciamoci coraggio e aspettiamo la sua uscita di scena, sperando che arrivi prima possibile. 

Il giorno in cui questa squallida figura lascerà per sempre la guida del Paese sarà comunque troppo tardi.

SalVitSantangelo 

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