La laurea triennale...


 

La laurea triennale è stata introdotta con la riforma universitaria del 1999, nota come "Riforma Berlinguer" dal nome dell'allora Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, Luigi Berlinguer.

La riforma ha introdotto il sistema dei cicli universitari, con una laurea triennale o primo livello (primo ciclo), una laurea magistrale o secondo livello (secondo ciclo) e un dottorato di ricerca o terzo livello (terzo ciclo). 

L'obiettivo era di allineare il sistema universitario italiano agli standard europei e di favorire la mobilità degli studenti e dei laureati a livello internazionale.

La mia personalissima opinione è che è stata una brutta riforma, più dispendiosa e peggiorativa che altro.

Fermarsi alla laurea triennale è sostanzialmente inutile perché fornisce nella maggior parte dei casi conoscenze generiche e non specifiche, dunque non spendibili nel mercato del lavoro. 

Ad esempio, nei laboratori di analisi non prendono biologi con la sola laurea triennale, come nelle farmacie non prendono laureati in Farmacia che non hanno fatto la specialistica, inoltre per le abilitazioni all'insegnamento è necessaria la magistrale qualunque laurea si abbia, come anche con la triennale in Psicologia non puoi fare niente.

A questo punto mi chiedo: è corretto chiamare dottore un giovane che ha solo la triennale?

Per legge, il titolo di "dottore" è consentito per i detentori di laurea di primo livello, mentre ai laureati di laurea magistrale o specialistica di secondo livello è riservato il titolo di "dottore magistrale". Ma questo lo sanno in pochissimi e per tutti un laureato, non importa con che titolo, è un dottore.

Ripeto, formalmente, un laureato con la sola triennale è "dottore".

In ambito accademico e professionale, tuttavia, il titolo di "dottore" può avere connotazioni diverse a seconda del contesto e della cultura. In alcuni casi, potrebbe essere più opportuno utilizzare il titolo di "laureato" o specificare il tipo di laurea conseguita per evitare equivoci. 

Dottore è moralmente più opportuno attribuirlo ai laureati completi, quelli con laurea quinquennale del vecchio ordinamento o ai laureati con anche la laurea magistrale, e su questo gli accademici concordano.

SalVitSantangelo 

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