Cina è un paese Capital-comunista?
La Cina è un paese nel quale, dopo i fatti di Tien An Men, è stato suggellato un patto (non scritto) tra il regime (rappresentato dai vertici del Partito Comunista) e il popolo.
Al popolo sono concessi tanti diritti e tante libertà. Se pensate che vivere in Cina sia come vivere in Corea del Nord, sbagliate di grosso.
Ci sono, però, anche dei divieti ben precisi e inderogabili. Sono pochi, ma ferrei:
✓ non mettere in discussione il sistema politico cinese; nè in pubblico nè in privato.
✓ non mettere in discussione il regime che governa la Cina; nè in pubblico nè in privato.
Punto.
Accettando questi divieti, un cinese può fare quasi tutto ciò che vuole. E, se non gli sta bene, è libero di andarsene. La Cina non impedisce a nessuno di espatriare.
C'è capitalismo in Cina? Io penso proprio di no. C'è un finto capitalismo.
Il controllo del regime sull'iniziativa imprenditoriale è tale che, per quanto mi riguarda, non c'è compatibilità con un sistema capitalistico.
Il fatto che in Cina ci sia gente ricca come i capitalisti nostrani, non vuol dire che siano veri capitalisti.
Se un capitalista, nel mondo libero, decidesse di investire i suoi soldi per creare un'impresa destinata a mandare in fallimento le imprese concorrenti, nessuno potrebbe impedirgli di farlo.
In Cina non è così. Senza l'approvazione del Partito, non fai nulla e non vai da nessuna parte.
Questo non significa che in Cina le imprese non possano fallire: anche il Partito sbaglia.
La Cina è un sistema comunista che concede spazi più ampi alla popolazione al fine di tenerla buona e quieta: ossia per garantirsi la sopravvivenza.
Questi spazi includono la possibilità di concentrazioni di ricchezza molto simili a quelle che si realizzano in un sistema capitalistico. Ma il capitalismo è ben altra cosa ed è incompatibile con il grado di controllo esercitato dal regime cinese.
SalVitSantangelo


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