L' Europa che non c'è...
Giuseppe Salamone, che apprezzo per le sue idee in tema di politica estera, ha fatto un'analisi puntuale e perfettamente identica alla mia da essere sovrapponibile.
Leggete quanto segue:
"Il fantoccio ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Washington. Nemmeno il tempo di scendere dall'aereo che ha già ha iniziato il suo sproloquio su Twitter, come se i negoziati si tenessero lì.
Parla di pace giusta e duratura, di cosa si può e non si può fare. Di cosa deve e non deve fare la Russia. Di cosa deve fare l’Unione Europea e di cosa deve fare Trump.
Praticamente questo imbecille i negoziati li comincia online, detta le condizioni su Twitter prima di andare al tavolo.
Non solo ha perso la guerra, non solo ha distrutto il suo paese, non solo si è pappato miliardi di euro, non solo ha mandato al macello centinaia di migliaia di suoi connazionali spesso e volentieri arruolandoli nei luoghi pubblici a suon di botte, ma detta le condizioni come se fosse il vincitore assoluto della guerra.
Un idiota anche dal punto di vista diplomatico, che continua a fare il pagliaccio quando dovrebbe stare zitto e ricorrere alla diplomazia vista la delicatezza della situazione. Perché se salta tutto, le conseguenze saranno ancor più disastrose di quanto non lo siano state nei tre anni precedenti.
È da troppo tempo che il guitto non riesce a tenere a freno la lingua e da quando ha capito che i guerrafondai europei sono d'accordo sul fatto che questa guerra debba andare avanti, non la smette un attimo. Tanto alla fine il sangue è della povera gente, mica ci va lui sul campo di battaglia.
Aggiungo: "La guerra, persa fin dal primo giorno, è costata agli ucraini e ai russi centinaia di migliaia di morti, alla Nato 400 miliardi di dollari e all’Europa un crollo economico da far rimpiangere il Covid, però può ancora peggiorare.
L'ho scritto già in un precedente post: ogni compromesso rifiutato ora prelude a sacrifici peggiori in futuro. Trump, noto narcisista megalomane, l’ha capito. Gli europei, raffinati e competenti, non ancora.
Assistiti da “esperti” giorna(lai) e cattedratici inetti e ottusi come loro, raccontano che Putin è solo apparenza ma nei fatti è alla canna del gas. Infatti i volenterosi capitanati da micron si rimettono l’elmetto da Sturmtruppen per vendere cara la pelle (degli ucraini).
Sembra ieri che ripetevano frasi insensate tipo cambio di regime a Mosca, Putin morente, Russia in default e isolata, armare Kiev fino alla vittoria, Armata Rotta, Kiev nella Nato, e altre castronate, (è di questi giorni che la von der bomber abbia definito l'Ucraina 'riccio d'acciaio').
Ieri l'altro erano a:“i confini non si cambiano", ieri: "i confini non si cambiano con la forza”, oggi: “si parte dalla linea del fronte” (cioè da confini cambiati con la forza). Poveri decerebrati, stolti e improponibili, se li pagassero un tot a cazzata, sarebbero miliardari.
SalVitSantangelo


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