Verso la democratura!

Il titolo non pone una domanda ma è una constatazione.

Non so voi, ma io comincio a sentire la paura che mi pervade. 

Per ciò che mi riguarda ho avuto già modo di sentirmi attenzionato per le idee che nutro e che scrivo, circa questo governo. 

Più di me, leggo del prof. Tomaso Montanari o dello scrittore Roberto Saviano. Ma anche tra la gente comune noto la paura di indossare una kefiah o sventolare una bandiera palestinese oppure protestare pacificamente per qualcosa.

Beh, sappiate che sono tutti sintomi di un cambiamento in atto. Un cambiamento in peggio.

Sì, se in una nazione storicamente democratica si inizia a diffondere un clima di paura sistematico, questo è un segnale preoccupante di deriva verso una "democratura". 

Un termine usato per indicare un sistema ibrido, dove le forme esterne della democrazia restano, ma la sostanza autoritaria avanza.

Alcuni segnali tipici di questa trasformazione sono:

- La propaganda martellante e la costruzione di nemici interni o esterni (non necessariamente reali).

- La limitazione graduale della libertà di stampa, espressione o manifestazione.

- L' uso della paura per giustificare misure repressive o concentrazione di potere.

- La delegittimazione dell’opposizione, descritta come pericolosa o nemica del popolo.

- L' indebolimento delle istituzioni indipendenti, come la magistratura o il parlamento.

Tali cambiamenti progrediscono in maniera lenta ma inesorabile dando vita a un clima di paura.

Quando si alimentano insicurezze continue "economiche, culturali, identitarie, sociali" e si propone come unica soluzione "l’uomo forte" o il controllo autoritario, la democrazia rischia di svuotarsi dall’interno.

Quindi sì, mi dispiace apparire come una Cassandra ma penso che un clima di paura può essere il preludio alla perdita progressiva di libertà, sotto l’apparenza di una democrazia che, in realtà, sta diventando autoritaria. 

Vigilanza e senso critico diventano fondamentali.

SalVitSantangelo 

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