Referendum
Sapete quanti minuti e quanti programmi di approfondimento Telemeloni ha dedicato al Referendum fino ad oggi?
Zero. Silenzio assoluto.
Per milioni di italiani che si informano solo guardando la televisione Rai 1, il referendum dell’8-9 giugno semplicemente non esiste.
Esattamente quello che vuole il governo Meloni.
Il Servizio Pubblico ha l’obbligo di informare i cittadini circa i cinque quesiti fondamentali sul lavoro e sui diritti.
In gioco non c’è solo un Sì o un No ma la stessa democrazia.
E c’è stato bisogno di una comica come Geppi Cucciari su una televisione privata per fare quello che nessun telegiornale o giornalista ha fatto.
Questa è l'idea di democrazia di questi fascisti e dei loro sottoposti.
"Quando non hai idee, puoi sempre vincere col silenzio".
Chi ha visto il film di Paola Cortellesi ‘C’è ancora domani’?
Quasi tutti fortunatamente.
Era il 1946, l’Italia usciva da un periodo che secondo qualcuno ha fatto ‘cose buone’, ma non fatevi fregare: non ha fatto cose buone!
Quando fu scritta la Costituzione un senatore disse che le donne non sempre potevano giudicare e quindi votare, e questo per motivi fisiologici, si riferiva al "ciclo mestruale".
Non venne, giustamente, ascoltato. Da quando c’è la Democrazia anche le donne possono votare.
Ecco, la democrazia è come un condominio, spesso hai vicini insopportabili, ma almeno non c’è un prepotente che decide per tutti.
Anche non votare è una scelta, però è più una questione di principio. In Italia si usa dire: ‘Fatti i cazzi tuoi’. Ma se te li fai sempre e comunque, prima o poi qualcuno si farà i tuoi e deciderà al posto tuo: su cose piccole, medie e grandi.
Per questo è bene dire la nostra senza paura. Ne abbiamo diritto.
In un mondo di impiegati della democrazia, dobbiamo essere folli e amici, e soprattutto non ascoltare un fascista come quello della foto.
E ai referendum si deve VOTARE!
Non importa se SI o NO, ma VOTARE!


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