L'ateismo (bis).
A seguito del mio post di ieri, mi è stato chiesto: "Se non credi in un potere superiore, in cosa credi? Da dove pensi che venga tutto questo?".
A questa domanda provocatoria, tendente a spiazzarti, non ho difficoltà di rispondere.
Mi limito a osservare quanto siano buffi i "credenti" che iniziano le domande con tono sfidante rivolgendosi agli atei.
Appaiono come bambini di pochi anni che sfidano gli adulti a dimostrare che non esiste la fatina dei denti, visto che loro hanno trovato il soldino sotto al cuscino.
I bambini sono teneri, i credenti che da adulti hanno lo stesso atteggiamento sono patetici.
Gli atei non hanno davvero nulla da dimostrare ai credenti: l'onere della prova infatti spetta a chi afferma, non a chi confuta.
Bisogna ricordarsi quello che si è studiato, ammesso che lo si abbia fatto.

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