Destra, sinistra o non votare?

Non esiste più la destra storica di Quintino Sella e nemmeno la sinistra illusa di Carl Marx.

Nella destra oggi al governo ci sono partiti molto diversi che stanno insieme col collante del potere, mentre l'attuale opposizione ha tre partiti principali fra cui il M5S che però non ha 'antenati' marxisti.

È naturale che una persona che ragioni, possa essere in sintonia su alcuni temi e in distonia su altri. Poi, al momento di votare, occorre fare una sintesi, perché nessuno può sempre essere d'accordo su tutto.

Comunque, votare con cognizione di causa è un lusso che solo una minoranza può permettersi, cioè quella che si informa e ha un cervello funzionante. 

Non votare, invece, né a destra e né a sinistra o non votare affatto, può essere sintomo di qualunquismo e disinteresse, che è pericoloso tanto quanto chi vota solo per partito preso.

Aggiungo che non votare è comunque un' espressione di pensiero e va rispettata ma solo se fatta con coscienza. 


N.B.= quanto detto vale per le elezioni politico-amministrative; per i referendum si può essere d'accordo oppure no ma si DEVE sempre votare.

Commenti

Post più popolari