Oggi parlo di delinquenti...
A proposito di DELINQUENTI che da dopo il duce, e cioè dalla nascita della Repubblica, si sono susseguiti nel tempo, all'interno dei diversi governi:
penso a quel malfattore di Giulio Andreotti prima, oppure a quel malvivente di Silvio Berlusconi, dopo. Nel mezzo ci fu (menomale che il "fu" vale per tutti e tre questi parassiti), Bettino Craxi.
Io non so se Craxi fu mai una persona di sinistra e socialista, magari in gioventù, ma non lo era certo quando diventò segretario del PSI; allora gli interessavano solo potere e denaro, non certo socialismo e diritti dei lavoratori.
Craxi era un corrotto e come tale non poteva che essere attratto da chi era in grado di corromperlo.
Craxi svendette per trenta denari e uccise l'idea stessa di socialismo in Italia.
Per colpa di Craxi la qualifica nobile di socialista in Italia è diventata un insulto.
Ricordo che fino al 1985 si poteva campare grazie alla scala mobile, meccanismo che adeguava i salari in funzione dell'inflazione reale. Fu abolita da quel p.d.m. (l' acronimo è quello che hai pensato), di Craxi e da quel momento fu un macello perché l'inflazione viaggiava regolarmente a due cifre tutti gli anni, spinta dalle speculazioni e dai magheggi della politica e della finanza.
I lavoratori cominciarono a perdere potere d'acquisto drammaticamente, non a caso negli anni '90 ci fu una crisi economica molto seria.
Comunque Craxi FU un farabutto della peggior specie, e mi limito a questo.
L'attuale tentativo di riabilitarlo presentando un delinquente (che non ebbe neppure il coraggio delle proprie responsabilità scappando all'estero) come uno statista è indecente e vomitevole.

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