Mentana e Sardoni
Sono figure faziose e schierate che si fingono indipendenti ma non lo sono. Sembrano la versione maschile e femminile della stessa persona.
Il principale compito di chi fa informazione è presentare i fatti, senza fare commenti e senza esprimere opinioni personali. Mentana e Sardoni non presentano i fatti ma interpretano i fatti, annullando così l'essenza del giornalismo.
Nei talk, non ascoltano gli interlocutori ma, se dissonanti, li interrompono, li contraddicono perché privilegiano solo chi è d'accordo con le loro opinioni.
Ascolto spesso sia i telegiornali di Mentana sia i dibattiti di Sardoni e sono dei teatrini dove l'informazione è costantemente distorta.
Capita però che la Sardoni ha la brillante idea di invitare anche persone puntualmente informate come Caracciolo o Travaglio che, loro si, fanno veramente informazione, e lei si irrita perché non sono personalità mediocri come Mieli e Severgnini, per esempio, che le danno ragione. Ecco, in quel momento si capisce la vera stoffa del giornalista.
Il giornalista presenta i fatti, non fa opinionismo da salotto. Travaglio, che ha imparato il mestiere alla scuola di Montanelli, è un giornalista indipendente che non lavora come lavorano lei, Mentana, Parenzo e gli altri giornalai. Lui riporta i fatti.
Ricordo Travaglio come ha difeso Orsini dalle accuse vergognose di Calenda che l'ha definito propagandista filorusso. Travaglio gli ha dato del diffamatore perché lo deve provare.
Ecco questo è giornalismo.
A me del pensiero della Sardoni e di Mentana non importa molto. Non li reputo professionisti credibili. Sono servi del potere che hanno venduto la loro dignità. Sono giornalisti senza coraggio perché sono appiattiti sulle posizioni ufficiali mainstream e non sono in grado di dire la verità.

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