Giorgia
La Meloni fa la bulla ma è una "BALLA", una fascio nostalgica e colossale balla; una balla satura di ipocrisia, di incapacità, di incompetenza, di pregiudizio, di pseudo-cristianità, di vetero-patriottismo, insomma, di pervicace ignoranza.
È fascista a intermittenza: ogni tanto torna alle sue radici, per far contento l'elettorato neo-fascista; ogni tanto prende le distanze dal fascismo, e diventa europeista e democratica (ma sempre part-time) e vota la Commissione di Ursula von der Leyen.
Per questo è una balla.
Intanto nel Paese dei dazi, cresce l'età pensionabile, crescono i licenziamenti, crescono i fallimenti, crescono le bollette elettriche, crescono quelle del gas, crescono i carburanti, crescono i poveri, cresce la corruzione...
Mi fermo?
Il suo entourage è formato da una manica di scappati di casa. Un entourage "incorrotto". Perché "corrotto" è il participio passato del verbo corrompere, e si può corrompere solo ciò che è integro o integerrimo, e poi diventa corrotto.
Ora, pensare che i figuri della Meloni, o la Meloni stessa, fossero integerrimi prima di mettere le zampe sul potere è idea semplicemente ridicola. Sicché, NON degli "ex integerrimi", diventati ahimè corrotti, popolano il partito della Meloni ma degli emeriti furfanti sin dalla loro nascita.
A costoro è impossibile diventare corrotti, allo stesso modo per cui un escremento è impossibile che diventi schifoso: lo è già.
Ma limitiamoci a chiamarli "scappati di casa".
Il ministro Giuly alla Cultura, ha qualcosa da insegnarci?
Valditara alla Pubblica Istruzione, ha qualcosa da insegnare a qualcuno?
E Lollobrigida all'Agricoltura?
E Pichetto Fratin all'Ambiente?
E Salvini ai trasporti?
E Santanchè al turismo?
Vado avanti?
l'Italia è come l'anguria: è verde, bianca e rossa, ma dentro ha quei cosini neri che danno tanto fastidio...

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