Dov'è la verità? Eccola!

Gli atei (forse è meglio dire gli agnostici) non credono in Dio perché non è dimostrato che esista. I credenti dicono invece che non si può dimostrare che Dio non esista. 

Allora, dove sta la verità?

Immaginate una teiera che orbita incessantemente più o meno a metà strada tra Marte e Giove. E io dico che questa teiera esiste.

Tu giustamente mi ribatti che non ho in mano nessuna prova dell'esistenza della suddetta teiera.

Ma io posso dirti che nemmeno tu hai prove che non esista!

Potremmo cercarle certo, ma la teiera è così piccola che nessun telescopio sarà mai abbastanza potente da vederla, e gira in orbita così velocemente che non si può nemmeno pensare di avvicinarla con una sonda.

Si può quindi arrivare a dire che non è possibile dimostrare che la teiera esista, ma nemmeno che non esista.

Ergo, possiamo dedurre che la teiera esiste?

E , in subordine, possiamo almeno dedurre che la discussione va in pareggio, e che non si può dire che esista, ma nemmeno che non esista?

Sono sicuro che tu che leggi, non ti farai alcun problema magari a negare l'esistenza della teiera. Non che mi importi: ma questo esempio è di Bernand Russell, il quale prosegue nel dire che "esistenza e non esistenza non hanno pari diritti". Occorre sempre poter dimostrare che qualcosa esista, non il contrario. 

Ciò che non è dimostrabile o di cui non si riesca a dimostrarne l'esistenza, semplicemente non esiste e non esisterà fino a prova contraria.

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