Clitemnestra

Conoscete la storia di Clitemnestra? L’eroina greca punita, odiata e disprezzata per essere nata donna?

Tutto ha inizio con la guerra di Troia. I greci stanno perdendo. E allora l'indovino Calcante dice ad Agamennone di sacrificare agli dei sua figlia: Ifigenia. Ed è quello che farà Agamennone: richiama sua figlia facendole credere che dovrà sposare Achille. Ed Ifigenia arriva, vestita da sposa, il cuore trepidante di gioia. Si avvicina all’altare. Ma proprio in quel momento Agamennone le taglia la gola. Senza pensarci due volte. Come se fosse una cosa.

Quando sua madre Clitemnestra scopre com’è morta, il suo cuore si schianta. Non fa che pensare e ripensare alla sua bambina. Ma non dice nulla. Perché il dolore non è quello che dici, ma quello che taci. E non siamo mai così indifesi, come nel momento in cui amiamo. Ma l'amore di una madre non muore mai, non può essere sconfitto né dal tempo né dalla morte.

Passano gli anni, e finalmente, al termine della guerra, Agamennone torna a casa. Mentre è nel bagno, Clitemnestra lo colpisce con quella stessa spada che aveva tolto la vita a sua figlia. Ed è così che muore il Re dei Re, l’uomo più potente del mondo: in una vasca da bagno. Trafitto dall’essere più umile e insignificante della terra: una donna. Da quel momento Clitemnestra fu odiata e temuta da tutti.


«Nessuno si scusa mai per come ti tratta, al massimo ti incolpano per come hai reagito». 

Il destino di Clitemnestra è il destino di quelle donne che non hanno voluto piegarsi e per questo sono state giudicate dei mostri da una società che ha visto nelle donne soltanto degli oggetti. Delle cose. Ma è anche la storia di un uomo che viene punito per un motivo: per aver messo il potere al di sopra di ogni cosa. E allora che sia da monito: ricordiamo la storia di Clitemnestra, e rendiamole giustizia.

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