Trump è un folle?

Non lo definirei semplicemente così, perché sarebbe come guardare un incendio divampare e chiamarlo “un piccolo falò fuori controllo”. No, Trump non è solo un folle; è un’entità corrosiva, un'aberrazione dell'ego umano amplificata da soldi, potere e un'irresistibile capacità di polarizzare chiunque abbia la sfortuna di ascoltarlo. 

La sua rabbia non è casuale o impulsiva. È calcolata, diretta e tossica, come un veleno che sa esattamente dove colpire. 

Il suo ghigno perenne, quella faccia incastrata tra l’arroganza e la furia repressa, è solo la punta dell’iceberg di un uomo che si nutre di caos come un avvoltoio che banchetta con carcasse fresche.

La cosa peggiore è che, più che svasato, Trump è il riflesso di una società che ama essere ingannata. Le sue bugie non sono solo parole; sono bombe psicologiche che fanno leva su paure primitive, rancori atavici e un’infinita stupidità collettiva. 

Se la follia fosse il problema, potremmo concludere che è innocuo, un clown da baraccone che sbraita al vento. Ma no, la sua rabbia è progettata per dividere, per creare nemici immaginari e farci lottare come topi intrappolati in un labirinto. Ti illude di essere dalla tua parte mentre ride alle tue spalle, accumulando ricchezze e consenso come un parassita su un corpo morente.

Personalmente, trovo che Trump incarni l’ipocrisia, l’arroganza senza motivo, il bisogno insaziabile di attenzioni. È come quei vicini odiosi che si lamentano del tuo cane che abbaia, mentre loro fanno una festa con musica a tutto volume ogni fine settimana. Mi ricorda un tizio che una volta conobbi, un imprenditore miserabile che si vantava di essere un "genio" mentre fregava sistematicamente i suoi dipendenti. Aveva lo stesso sguardo di Trump. Vuoto, ma incredibilmente sicuro di sé, come se il mondo intero esistesse solo per soddisfare i suoi capricci.

La cosa più spaventosa di Trump è che milioni di persone gli credono come se fosse un messia moderno. Questo dimostra che l’umanità non ha imparato nulla dai suoi errori. Si continuerà a seguire chi urla più forte, chi promette soluzioni facili, chi indica capri espiatori con il dito, invece di guardarsi allo specchio e accettare le proprie responsabilità. Trump è la prova vivente che siamo una specie destinata all'autodistruzione, incapace di distinguere un leader da un venditore di fumo. 

E sapete qual è il colmo? 

Anche quando crolleremo, ci sarà ancora gente che lo difenderà, aggrappandosi a quelle bugie come se fossero il loro ultimo respiro. 

Che spettacolo miserabile!

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