Torno su Craxi, perdonatemi...

Il 19/01 scorso era l'anniversario della morte di Bettino Craxi (il ladro), personaggio di cui ho già parlato.

Guardando un servizio del TG1 (sono anni che non guardo i tg Rai), saliva in me un sentimento di scandalo con relative parolacce.

Sentivo infatti il presidente del Senato Ignazio La Russa beatificare Craxi come un "grande" statista che merita di essere "onorato" da tutti gli italiani.

Rimango a bocca aperta. La Russa come presidente del Senato sta parlando di un pregiudicato, di un condannato per corruzione (non finanziamento illecito al partito ma proprio corruzione, i soldi se li intascava personalmente), un disonesto, un latitante che si è sottratto scappando da un provvedimento dello Stato, un politico che ha distrutto con uno sciagurato operare il suo stesso partito socialista, un pessimo protagonista di Mani Pulite e via scadendo.

Che vergogna, La Russa che ricorda che Craxi era grande politico perché amico di Berlusconi (altro criminale condannato in via definitiva per frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita a 4 anni di reclusione).

E mica è finita. Il ministro degli esteri Antonio Tajani (sempre stato il Dudù di B) si rammarica che nessun esponente della sinistra sia andato in pellegrinaggio ad Hammamet in Tunisia, dove appunto c'è la tomba di Bettino.

Anche il presidente della repubblica ha commemorato il 25° dalla morte, e con questo ho detto tutto.


Comunque un pregio queste deliranti dichiarazioni postume ce l'hanno, fanno capire meglio di tanti discorsi a che punto è la moralità nel nostro Paese.

A tutti quelli che spendono parole di elogio ai vari Andreotti, Craxi, Berlusconi:  

VERGOGNATEVI!

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