I peggiori politici italiani della Repubblica

Per giudicare l'operato di un politico occorre valutarlo posteriormente e capire quali benefici ha portato alla Nazione e ai suoi abitanti.

In una mia ipotetica classifica dalla Costituzione della Repubblica Italiana nel 1948, il principale imputato in testa alla classifica dei peggiori è senz'altro Silvio Berlusconi, seguito da Bettino Craxi.

A Berlusconi va il trofeo di peggior politico in quanto, dopo aver distrutto la destra storica, oltre alle decine di leggi ad personam, oltre alle condanne e alle menzogne, oltre alle promesse mai mantenute, ha tradito l'alleato libico e prodotto la più grande ondata di immigrazione subsahariana con migliaia di morti in mare e una sanguinosa guerra civile in Libia. 

E poi è riuscito dove nessuno mai aveva osato: ha mandato in fallimento l'Italia nel 2011. 

Più di così!

Dal 1994 al 2013, anno della sua ennesima condanna e interdizione dai pubblici uffici, l'Italia è stata considerata come spazzatura a livello internazionale.

Prima di lui (temporalmente) ma, secondo me, al secondo gradino del podio dei peggiori, c'è Bettino Craxi. 

Ci ha tanto nuociuto ma senza originalità perché sia prima che dopo di lui, tanti hanno commesso il suo medesimo errore. Ma lui era il Presidente del Consiglio ed era un LADRO. 

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