Dante Alighieri

Nella Divina Commedia c’è una frase che pochi conoscono ma è, a parer mio, la più bella definizione di amore mai data in tutta la storia della letteratura!

Siamo nel terzo Cielo del Paradiso e a un certo punto Dante, mentre parla con lo spirito di un beato, Folchetto da Marsiglia, usa questa parola «intuarsi»: «s’io m’intuassi, come tu t’inmii». 

Intuarsi è una parola straordinaria! Ma cosa significa?

Significa entrare nel cuore e nella mente dell’altra persona. Da due diventare uno.

Intuarsi non significa annullarsi nell’altra persona, ma indossare, anche per un istante, la sua pelle, la sua anima e permettere all’altro di fare lo stesso con noi. 

Perché l’amore è questo: reciprocità. Tendere la mano verso l’altro. Entrare dentro l’altro. 

Solo chi ama conosce e solo chi conosce ama. 

"Intuarsi" esprime qualcosa che noi abbiamo perduto: il senso delle relazioni tra le persone. La forza del «noi». In una società che sa dire soltanto «io», abbiamo bisogno di tornare a «intuarci» l’uno nell’altro.

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