Politici di ieri. Quali i più indecenti
Indecenti ce ne sono e ce ne sono stati talmente tanti che è davvero difficile creare una graduatoria.
Mi è rimasto impresso lo scandalo Poggiolini (quello con i puff pieni di banconote), e il caso di De Lorenzo (ministro della salute… sua).
Duilio Poggiolini (pezzo grosso del ministero della sanità) aveva posto in essere procedure per cui venivano autorizzati aumenti di prezzo dei farmaci, dietro versamento di compensi per lui e per altre personalità del ministero. Poggiolini, assieme al ministro della sanità Francesco De Lorenzo, ricevette una tangente da Glaxo di 600 milioni di lire in cambio dell'obbligatorietà del vaccino Engerix B contro l'epatite B per i neonati.
Scoperta la truffa, all'atto dell'arresto vennero sequestrati oltre 15 miliardi di lire su un conto svizzero intestato alla moglie Pierr Di Maria: inoltre nella casa di Napoli della coppia vennero trovati diversi miliardi di lire in lingotti d'oro, gioielli, dipinti e monete antiche e moderne (fra cui rubli d'oro dello zar Nicola II).
De Lorenzo invece se l'era cavata meglio…
Coinvolto nello scandalo di Tangentopoli, ha avuto una condanna definitiva a 5 anni per associazione a delinquere finalizzata al finanziamento illecito ai partiti e corruzione in relazione a tangenti per un valore complessivo di circa nove miliardi di lire, in buona parte ottenute da industriali farmaceutici dal 1989 al 1992, durante il suo ministero.
La Corte di Cassazione nel 1994 ha chiarito che tutte le somme corrisposte finivano nelle casse del partito al quale De Lorenzo apparteneva, (PLI).
Nel giugno 2010, De Lorenzo fu condannato ad un risarcimento di 5 milioni di euro per danno all'immagine dello Stato. (Fonte Wikipedia).
Ma la cosa buffa fu che per evitare la permanenza in carcere, finse di avere un male incurabile, dimagrendo vistosamente. Scarcerato, fu visto partecipare ad una lauta cena presso il famoso ristorante di Roma "Due Ladroni" (mai nome fu più azzeccato). Doveva pur riprendersi, poverino.
N.B. Questo parassita è tuttora vivente.

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