Fiammetta
Io e mia moglie, circa un lustro fa, dovevamo scrivere per poi presentare, in occasione di uno psicodramma, una novella incentrata su una figura o un personaggio di fantasia da cui trarre ispirazione per raccontarci, ma non riuscivamo a trovare niente di pertinente. Allora ci siamo domandati: “Come mai questo buio?”. Poi, l'ispirazione.
La nostra storia ha inizio in una sera di ottobre di circa trent’anni fa, quando una Fiammetta illuminò le nostre vite.
Ecco, è questo il mitico personaggio della nostra storia. Una piccola fiamma da proteggere dal soffio del vento.
Fiammetta viveva in una casa povera, poco arredata, dove mancava anche un comodo divano e, per guardare i cartoni animati, una coperta per terra per lei era la felicità.
Era bellissima Fiammetta, con i boccoli castano dorati e i dentini storti e col suo goffo cappottino e le scarpette grandi.
L’inverno era molto rigido in quella città lontana e Fiammetta chiusa in casa trascorreva il suo tempo guardando dietro i vetri troppo spesso bagnati di pioggia e appannati, e sognando di giocare nel grande giardino.
Il papà voleva per Fiammetta le cose più belle e l’unico modo per donargliele era di partire per una guerra lontana.
La mamma perse il sorriso e Fiammetta sola, senza sorelle, senza zie e senza nonni, cominciò a spegnersi.
Pur stando con i compagnetti di scuola e andando a danzare, Fiammetta non era felice.
Il padre ogni tanto tornava con la barba lunga e la mimetica da guerra e Fiammetta quasi non lo riconosceva più e diventava sempre più triste perché non era quella la famiglia che avrebbe voluto illuminare.
Ci fu un periodo in cui Fiammetta non voleva più andare a scuola, ne giocare con i compagni, perché voleva stare solo con la sua mamma.
Quando il papà tornò definitivamente dalla guerra, trovò Fiammetta e la mamma molto tristi. Prese allora la decisione di portarle in un’isola lontana ma piena di sole; lì avrebbero trovato i nonni, gli zii, i cugini e la sera avrebbero corso a piedi nudi sulla spiaggia ventosa e quel vento avrebbe riacceso la nostra Fiammetta.

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